martedì 27 febbraio 2018

Per Finco la riforma va fatta dopo la completa attuazione

Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota ricevuta dal dott. Angelo Artale direttore generale di FINCO (Federazione Industrie Prodotti Impianti Servizi ed Opere specialistiche per le Costruzioni) in risposta ad un nostro articolo pubblicato il 22/02/2018 dal titolo “Codice dei contratti: 3 indizi fanno una prova?”. Qui di seguito il testo.

L’Antitrust chiede modifiche sull’aggiornamento delle linee guida n. 6

Penelope attese per vent'anni il ritorno di Ulisse crescendo da sola il piccolo Telemaco e evitando di scegliere uno tra i Proci, nobili pretendenti alla sua mano, anche grazie al famoso stratagemma della tela: di giorno tesseva il sudario per il padre di Ulisse, mentre di notte lo disfaceva.

giovedì 22 febbraio 2018

3 indizi fanno una prova?

Come sono lontani i tempi in cui Matteo Renzi e Graziano Delrio annunciavano nella conferenza stampa successiva al Consiglio dei Ministri n. 112 del 15 aprile 2016, con trionfalismo, l’approvazione del nuovo Codice dei contratti precisando che “Il Governo recepisce quindi in un unico decreto, passando dagli oltre 2.000 articoli del vecchio codice agli attuali poco superiori ai 200, le direttive appalti pubblici e concessioni e riordina la disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture e contratti di concessione, esercitando così la delega e recependo le direttive europee nei tempi previsti al passo con gli altri paesi europei”!

mercoledì 21 febbraio 2018

Approvati i decreti sulla Direzione dei lavori e sul Dibattito pubblico

Fumata bianca ieri in VIII Commissione (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) della Camera dei deputati che ha espresso il proprio parere favorevole con osservazioni su due provvedimenti predisposti dal Governo e precisamente:
  • sullo “Schema di decreto ministeriale recante regolamento di approvazione delle linee guida concernenti le modalità di svolgimento delle funzioni del direttore dei lavori e del direttore dell'esecuzione dei contratti relativi a servizi o forniture” (Atto della Camera n. 493);

martedì 20 febbraio 2018

Oggi in commissione i decreti sulla Direzione dei lavori e sul Dibattito pubblico

Oggi alle 12:00 si riunisce (numero legale permettendo) l’VIII Commissione della Camera con all’ordine del giorno il parere su due provvedimenti predisposti dal Governo e precisamente:
  • sullo “Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante regolamento concernente modalità di svolgimento, tipologie e soglie dimensionali delle opere sottoposte a dibattito pubblico”;

mercoledì 14 febbraio 2018

Il parere del Consiglio di Stato sul decreto relativo alla direzione dei lavori

Avevamo visto nel giusto ed oggi possiamo affermare che la notizia che avevamo letto su un quotidiano on-line, relativa alla firma da parte del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio del decreto che regola i compiti del direttore dei lavori e del direttore dell’esecuzione, era una “fake news” (leggi notizia).

martedì 13 febbraio 2018

Il Consiglio di Stato demolisce lo schema di decreto sul Dibattito pubblico

Il Consiglio di Stato con il parere n. 352 del 12 febbraio 2018 interviene sullo schema di decreto sul dibattito pubblico, predisposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ai sensi dell’articolo 22, comma 2 del Codice dei contratti di cui al D.lgs. n. 50/2016 ed in atto in stand by presso le competenti Commissioni di Camera e Senato.

venerdì 9 febbraio 2018

Il Ministro Delrio ha firmato il decreto sulla direzione dei lavori?

Con grande stupore leggiamo, su un quotidiano on-line, che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio ha firmato il decreto che regola i compiti del direttore dei lavori e del direttore dell’esecuzione predisposto così come disposto dall’articolo 111, commi 1 e 2 del Codice dei contratti di cui al d.lgs. n. 50/2016.
Lo stupore nasce dal fatto che non ci risulta che le competenti commissioni parlamentari abbiano espresso il previsto parere in quanto:

martedì 6 febbraio 2018

Un groviglio inestricabile definito anche catena di S.Antonio, sistema delle scatole cinesi o mezzo non idoneo a combattere la corruzione ma idoneo a bloccare le opere



Mentre siamo certi che le Commissioni parlamentari di Camera e Senato non esiteranno il loro parere in merito allo schema di decreto ministeriale recante regolamento di approvazione delle linee guida concernenti le modalità di svolgimento delle funzioni del direttore dei lavori e del direttore dell'esecuzione dei contratti relativi a servizi o forniture ed allo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante regolamento concernente modalità di svolgimento, tipologie e soglie dimensionali delle opere sottoposte a dibattito pubblico ci avviciniamo inermi ai due anni dall’entrata in vigore del Codice dei contratti con un bilancio assolutamente negativo e con tutti i più importati provvedimenti che dovevano essere la novità del nuovo Codice dei contratti quali la qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, i nuovi livelli di progettazione, le commissioni giudicatrici ancora nel limbo.

lunedì 5 febbraio 2018

Sulla Gazzetta Ufficiale le Nuove Linee guida definibili “non operative” sui commissari di gara



Sulla Gazzetta ufficiale n. 28 del 3/2/2018 è stata pubblicata la delibera ANAC 10 gennaio 2018, n. 4 recante “Aggiornamento al decreto legislativo n. 56/2017 della Linee guida n. 5, di attuazione del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recanti: «Criteri di scelta dei commissari di gara e di iscrizione degli esperti nell'Albo nazionale obbligatorio dei componenti delle commissioni giudicatrici»” che per quello che dirò più avanti non sono operative e non lo saranno tra breve con buona pace di tutti e con buona pace della trasparenza nel caso di aggiudicazione con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa con i commissari nominati dalle stazioni appaltanti.

venerdì 2 febbraio 2018

Funzioni e compiti del direttore dei lavori nella fase preliminare ed alla consegna dei lavori



Come sappiamo già da alcuni giorni il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha predisposto il decreto previsto all’articolo 111, commi 1e 2 del Codice dei contratti e dopo il parere della Conferenza unificata è in attesa del è dei pareri delle competenti commissioni parlamentari e di un nuovo parere del Consiglio di Stato.
Il decreto in argomento è costituito da 3 titoli relativi il primo alle disposizioni generali, il secondo al direttore dei lavori ed il terzo al direttore dell’esecuzione dei contratti relativi a servizi e forniture. Relativamente al Titolo II che tratta il direttore dei lavori, lo stesso è suddiviso in vari Capi e precisamente nei seguenti:

giovedì 1 febbraio 2018

Come dovranno comportarsi i direttori dei lavori per la determinazione dei costi per gli accertamenti di laboratorio e le verifiche tecniche obbligatorie?


Dalla lettura sistematica dell’articolo 111 del nuovo codice dei contratti, è possibile accertare che il decreto del Ministro delle infrastrutture e trasporti previsto al comma 1 dello stesso ma richiamato anche al comma 2 deve contenere:
- le linee guida che individuano le modalità e, se del caso, la tipologia di atti, attraverso i quali il direttore dei lavori effettua l’attività di cui all’articolo 101, comma 3, in maniera da garantirne trasparenza, semplificazione, efficientamento informatico, con particolare riferimento alle metodologie e strumentazioni elettroniche anche per i controlli di contabilità (primo periodo del comma 1);

Il decreto sul BIM (DM 1 dicembre 2017, n. 560) è entrato in vigore?

E' entrato in vigore lunedì gennaio 2018 il decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 1 dicembre 2017, n. 560 cosiddetto "Decreto BIM" previsto all’articolo 23, comma 13 del Codice dei contratti di cui al D.Lgs. n. 50/2016 pubblicato sul sito del ministero dei Trasporti il 12 gennaio scorso ma si tratta di una entrata in vigore soltanto di facciata perché sarà utilizzato soltanto dall’1 gennaio 2019 per i lavori complessi oltre i 100 milioni di euro. Il decreto prevede, infatti,  una progressiva introduzione obbligatoria dei metodi e strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture; in particolare, le stazioni appaltanti dovranno richiedere, in via obbligatoria, l’uso BIM secondo la seguente tempistica: