- dell'OICE - Associazione delle organizzazioni di ingegneria, di architettura e di consulenza tecnico-economica;
- di FEDERCONSUMATORI - Federazione nazionale di consumatori e utenti;
- di FINCO - Federazione industrie, prodotti, impianti, servizi ed opere specialistiche per le costruzioni.
- della Rete delle Professioni tecniche (RPT) (leggi resoconto),
- di Unionsoa, USI - Unione Soa Italiane (leggi resoconto),
- della General SOA (leggi resoconto).
I tempi, quindi, per la revisione del Codice dei contratti si allungano ed, in queste condizioni, è ipotizzabile che dovremo attendere, ancora, parecchi mesi per capire quale strada il Governo vorrà prendere.
Nel frattempo, ad un’attività dell’ANAC abbastanza puntuale che continua a predisporre linee guida, delibere ed aggiornamenti, molto spesso non vincolanti, fa da controaltare il silenzio del Ministero delle Infrastrutture sugli adempimenti più importanti non ancora pubblicati e ci riferiamo, tra l’altro:
- alla qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza di cui all’articolo 38 del Codice; ci chiediamo che fine ha fatto il DPCM, previsto al comma 2 del citato art. 38 che entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del codice (entro il 18 luglio 2016) avrebbe dovuto definire i requisiti tecnico organizzativi per l’iscrizione all’elenco delle stazioni appaltanti qualificate, in applicazione dei criteri di qualità, efficienza e professionalizzazione. A distanza di oltre un anno tutto tace;
- ai nuovi livelli di progettazione di cui all’articolo 23 del Codice; per tali nuovi livelli (progetto di fattibilità tecnica ed economica, progetto definitivo e progetto esecutivo) avrebbero dovuto essere definiti i contenuti della progettazione,
Ma, ormai, dal 4 marzo è tutto avvolto da una sottile nebbia e assistiamo soltanto a dichiarazioni di facciata mentre nessuno di noi sa quale strada utilizzeranno Governo e Parlamento per intervenire, con urgenza e senza remore su un Codice che è ritenuto, più o meno da tutti, una delle cause dello stallo di un comparto che potrebbe essere da traino per la ripresa.
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