- del decreto del Ministero dello sviluppo economico 19 gennaio 2018, n. 31 recante “Regolamento con cui si adottano gli schemi di contratti tipo per le garanzie fideiussorie previste dagli articoli 103, comma 9 e 104, comma 9, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50” (leggi articolo);
- dela delibera ANAC n. 318 del 28 marzo 2018 sono state emanate definitivamente le Linee Guida n. 9, sul monitoraggio delle amministrazioni aggiudicatrici sull’attività dell’operatore economico nei contratti di partenariato pubblico privato (leggi articolo);
- della delibera ANAC 1 marzo 2018, n. 264 recante il “Regolamento concernente l’accessibilità dei dati raccolti nella Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici” (leggi notizia);
- della delibera ANAC sull’aggiornamento al D.lgs. n. 56/2017 delle linee guida ANAC n. 1, contenente gli indirizzi generali sull’affidamento dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria (leggi notizia);
- della delibera ANAC sull’aggiornamento al D.lgs. n. 56/2017 delle linee guida ANAC n. 4, contenente le procedure per l’affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, indagini di mercato e formazione e gestione degli elenchi di operatori economici (leggi notizia);
- del Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti 16 gennaio 2018, n. 14 contenente il “Regolamento recante procedure e schemi-tipo per la redazione e la pubblicazione del programma triennale dei lavori pubblici, del programma biennale per l’acquisizione di forniture e servizi e dei relativi elenchi annuali e aggiornamenti annuali” (leggi notizia).
Questa accelerazione, tra l’altro, si è avuta dopo lo scioglimento delle camere e dopo le elezioni del 4 marzo 2018 senza che ancora sia stato nominato un nuovo Governo.
Quello che, di certo lascia enormemente perplessi è l’assoluto silenzio della cabina di regia che ha, a nostro avviso, fallito il proprio compito rilevabile nell’articolo 212, comma 1 del codice dei contratti in cui viene testualmente affermato che la stessa avrebbe dovuto avere il compito di:
“a) effettuare una ricognizione sullo stato di attuazione del presente codice e sulle difficoltà riscontrate dalle stazioni appaltanti nella fase di applicazione anche al fine di proporre eventuali soluzioni correttive e di miglioramento;
b) curare, se del caso con apposito piano di azione, la fase di attuazione del presente codice coordinando l’adozione, da parte dei soggetti competenti, di decreti e linee guida, nonché della loro raccolta in testi unici integrati, organici e omogenei, al fine di assicurarne la tempestività e la coerenza reciproca;
c) esaminare le proposte di modifiche normative nella materia disciplinata dal presente codice al fine di valutarne l’impatto sulla legislazione vigente, garantire omogeneità e certezza giuridica, supportando la competente struttura della Presidenza del Consiglio dei ministri nel coordinamento dei vari interventi regolatori nel settore;
d) promuovere la realizzazione, in collaborazione con i soggetti competenti, di un piano nazionale in tema di procedure telematiche di acquisto, al fine della diffusione dell’utilizzo degli strumenti informatici e della digitalizzazione delle fasi del processo di acquisto;
e) promuovere accordi, protocolli di intesa, convenzioni, anche con associazioni private per agevolare la bancabilità delle opere pubbliche”.
Per memoria ricordiamo che la cabina di regia è stata costituita con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 agosto 2016 con i componenti individuati con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 novembre 2016 che sono i seguenti 14 (componenti effettivi oltre i supplenti):
- Antonella Manzione, già Capo del Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei ministri (Presidente);
- Elisa Grande, Capo dell'Ufficio legislativo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (Vice Presidente);
- In rappresentanza del Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri: Diana Agosti Capo del Dipartimento;
- in rappresentanza del Ministero dell'economia e delle finanze: Luigi Ferrara Capo del Dipartimento dell'amministrazione generale, del personale e dei servizi e Alessandra Dal Verme Ispettore generale per gli affari economici della Ragioneria generale dello Stato;
- in rappresentanza dell 'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC): Michele Corradino Componente dell'ANAC;
- in rappresentanza delle Regioni e delle Province Autonome: Raffaele Chianese Dirigente dell 'Ufficio IV del gabinetto del Presidente della Regione Campania, Ivana Malvaso Responsabile del settore contratti della Regione Toscana e Maria Grazia Bortolin Titolare della posizione organizzativa affari legislativi della Regione Veneto;
- in rappresentanza delle autonomie locali: Gaetano Messuti Assessore ai lavori pubblici del Comune di Lecce, Gabriele Rabaiotti Assessore ai lavori pubblici e alla casa del Comune di Milano e Angelo Macchia Segretario generale della Provincia di Vicenza;
- in rappresentanza dell'Agenzia per l'Italia digitale (AGID): Maria Pia Giovannini Responsabile dell'Area pubblica amministrazione;
- in rappresentanza di CONSIP: Luigi Marroni Amministratore delegato.
Non sappiamo se adesso, dopo il Comunicato stampa dell'ANCE relativo al “Paese da Codice rosso. Infrastrutture al collasso e manutenzioni assenti” dando il via, alla denuncia sulla situazione di grave stallo in cui versa il settore dei lavori pubblici (leggi notizia) ma possiamo fornirvi la tabella aggiornata sui provvedimenti attuativi del Codice dei contratti suddivisi tra già adottati, in corso di adozione e senza alcuna notizia precisando che, a distanza di 2 anni dall’entrata in vigore del Codice, dei provvedimenti obbligatori ne sono stati adottati in atto soltanto 23 su 64 con una percentuale di circa il 36%.
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